Nucara e Ossorio scrivono a Monti. Un decreto diverso per la ripresa

No all'eutanasia del Mezzogiorno

Lettera inviata dagli onorevoli Nucara e Ossorio al presidente del Consiglio Mario Monti.

Egregio Presidente, Le scriviamo nella sua duplice veste di Presidente del Consiglio e di Ministro dell’Economia, per sottoporLe alcune nostre perplessità riguardanti i “Decreti per accelerare i pagamenti delle Pubbliche Amministrazioni”.
Fermo restando la complessiva condivisione dell’azione posta in essere dal Governo da Lei guidato sul rientro del deficit e sulle misure per la crescita, troviamo penalizzanti, per alcune Regioni centro meridionali, sottoposte al piano di rientro dal debito, l’esclusione dal piano dei pagamenti a favore delle imprese.
Come se ciò non bastasse, tale divieto riguarda anche la Sanità regionale che attualmente è sottoposta a regime di commissariamento.
E’ evidente che per quanto riguarda il primo punto il rapporto Regione e Imprese viene definitivamente compromesso creando ulteriori problemi di credibilità per le Regioni interessate e di sopravvivenza per le imprese.
Necessita, salvaguardando i parametri da Lei indicati, un diverso piano che consenta anche a queste Regioni l’avvio di una ripresa economica a favore dell’occupazione e della stabilità sociale, oggi seriamente compromessa.
Signor Presidente, con umiltà ma con altrettanta forza e determinazione i repubblicani Le chiedono di rivedere questa perniciosa decisione che Lei ha voluto promuovere e che noi speriamo non sia attuata. Siamo certi che Lei ci ripenserà.
Non è possibile, specie dopo i recenti discorsi a Brindisi e a Palermo, da Lei pronunciati, che il suo Governo voglia affossare in via definitiva l’economia delle regioni meridionali.
Peraltro sarebbe in contraddizione con le ripetute raccomandazioni, tese alla sviluppo del Mezzogiorno, che il nostro presidente della Repubblica enuncia con assiduità.
E’ evidente che non potendo soddisfare le esigenze economiche delle aziende fornitrici non è da escludere che la Sanità delle predette Regioni sarà, a breve, impossibilitata a fornire i servizi costituzionalmente garantiti.
Riteniamo che non sarebbe una macelleria sociale bensì una vera e propria eutanasia per quelle povere regioni e quindi è doveroso modificare quanto è previsto nel decreto in questione.
Qualora lo ritenesse opportuno siamo a sua disposizione per sottoporLe le modifiche che non altereranno le linee economiche di contenimento della spesa pubblica. Distinti saluti,

On. Francesco Nucara, On. Giuseppe Ossorio

Roma, 25 maggio 2012